Ponte di Carseggio, pronta a partire la gara per l’affidamento dei lavori

Acquisizione delle aree tramite una procedura di accordo diretto con i cittadini interessati, delibera di approvazione ad immediata eseguibilità del progetto esecutivo validato dal Responsabile Unico del Procedimento e determina a contrarre per dare mandato alla Centrale Unica di Committenza del Nuovo Circondario Imolese di avviare la gara relativa all’affidamento dei lavori.

E’ entrato nel vivo in questi giorni l’iter che porterà alla realizzazione del nuovo ponte carrabile di via Macerato in località Carseggio. Un percorso che vede il municipio di Casalfiumanese nel ruolo di parte attiva in cabina di regia. Un intervento particolarmente atteso dalla comunità ed inserito nel ‘Programma Triennale dei Lavori Pubblici’, per il periodo 2022-2024, finanziato per € 1.900.000,00 dalla Regione Emilia Romagna. Il RUP è l’ingegner Piero Tabellini, mentre gli elaborati progettuali portano principalmente la firma dell’ingegner Fabio Dall’Aglio, con la fase di valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa vincolata alla nomina di una commissione giudicatrice formata da tre componenti esperti del settore. Operazioni burocratiche necessarie per convertire gli studi su carta in intervento e per conoscere il nome della ditta esecutrice delle opere.

L’ipotesi di cronoprogramma della procedura di gara partirà con la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e nelle sezioni di amministrazione trasparente del Nuovo Circondario Imolese e del Comune di Casalfiumanese, prevista entro il corrente mese di giugno. La scadenza della presentazione delle offerte e l’apertura delle buste amministrative diventeranno d’attualità entro il successivo luglio. Da qui la nomina della commissione chiamata ad analizzare tutta la documentazione pervenuta con il responso finale atteso entro la prima decade di agosto. 

Nel frattempo è utile riepilogare il percorso avviato dopo la cospicua piena del Santerno datata 20 settembre 2014 quando un ponte Bailey, in disuso e situato a monte del ponte carrabile di accesso alla vallata sinistra idrografica del corso d’acqua, travolse il passaggio carrabile in cemento armato danneggiandolo irrimediabilmente. Una criticità riflessa sui disagi degli abitanti dell’area in località Carseggio di via Macerato storicamente collegati alla viabilità principale dal menzionato varco. Nulla da fare nemmeno per il nuovo attraversamento provvisionale costituito da un guado sormontabile successivamente reso indisponibile da un secondo ed intenso evento di piena verificatosi il 19 novembre 2016. Così, dall’estate del 2017, la ricostruzione del guado costituisce l’opera provvisionale di collegamento tra l’abitato e la strada provinciale n. 610 Selice Montanara e i relativi centri abitati di Fontanelice e Casalfiumanese.

Dopo l’approvazione dello schema di intesa tra Regione Emilia Romagna, Comune di Casalfiumanese, Nuovo   Circondario Imolese e Città Metropolitana di Bologna, sottoscritto nel marzo del 2018, con lo scopo di apportare le rispettive competenze a supporto della realizzazione dell’opera, si è passati al via libera del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Spazio poi, con l’arrivo in municipio dell’amministrazione guidata dalla sindaca Beatrice Poli, alla determinazione di incarico per la progettazione e la direzione dei lavori sfociata in quell’elaborato esecutivo approvato in tutti i banchi istituzionali di analisi e verifica. Completata l’attività di Bonifica Ordigni Bellici prevista da legge, la giunta casalese si è concentrata anche nello studio della regolarità viabile attorno al manufatto e nell’invio della richiesta alla Soprintendenza di Bologna per ottenere i necessari pareri archeologici. Una valutazione che si è poi indirizzata verso l’affidamento della ricognizione ad un esperto in materia. Non meno importante il dialogo con i cittadini interessati, ai quali va il ringraziamento dell’ente, per giungere all’acquisizione tempestiva delle aree di sedime necessarie per ospitare l’opera che avrà dimensioni maggiori del varco precedente e presenta pure rampe d’accesso. Un capitolo che ha richiesto, peraltro, anche una variazione dello strumento urbanistico. Ma non è tutto. In questi giorni, la sindaca Poli ed i suoi assessori hanno incontrato la comunità per approfondire e rendicontare lo stato dell’arte di un’infrastruttura strategica per il territorio.

Il nuovo ponte, infatti, sostituirà funzionalmente l'attraversamento esistente formato dal guado a raso in tubi di calcestruzzo posizionato pochi metri più a monte. Un attraversamento costituito da un’unica campata in semplice appoggio di luce di 65 metri. Una soluzione che consentirà di evitare quelle strutture in alveo che interferiscono con il libero deflusso della corrente fiumana e di rispettare i parametri della piena duecentennale, in accordo con le indicazioni delle norme tecniche vigenti. La luce ragguardevole determina il ricorso ad una soluzione in acciaio ad arco a via inferiore con impalcato sospeso, nota come travata Langer. Gli archi sono in acciaio a sezione circolare, inclinati di 6° rispetto la verticale, e presentano una freccia di 10 metri in mezzeria. La struttura dell’impalcato è realizzata mediante una maglia di travi metalliche che supporta il piano viabile in calcestruzzo armato. Tutte le parti metalliche saranno poi verniciate con lo scopo di ottimizzarne l’inserimento nel contesto di pregio ambientale. Il ponte è dotato di un sistema di isolamento contro i terremoti che riduce notevolmente le azioni trasmesse alle fondazioni e rende l’opera resistente ad azioni sismiche anche eccezionali. La sezione trasversale accoglie una strada con larghezza utile del pavimentato pari a 5 metri e due marciapiedi laterali da 1.20 metri per una larghezza complessiva di 9.50 metri. Sono previste barriere di sicurezza tipo H2 bordo ponte a protezione dei marciapiedi. Il rifacimento dell’opera rappresenta anche l’occasione per migliorare la geometria dei tratti stradali di accesso al ponte che presentano attualmente alcune criticità dovute essenzialmente ai vincoli imposti dall’orografia del territorio.

“Sarebbe quantomeno inappropriato parlare di soddisfazione dinanzi al completamento di un iter burocratico che ha subito diversi slittamenti temporali rispetto a quelle che dovrebbero essere le adeguate tempistiche risolutive di un quadro critico – commenta la sindaca di Casalfiumanese, Beatrice Poli -. Nell’ultimo triennio, cioè dal giorno dell’insediamento in municipio di questa amministrazione, non abbiamo perso tempo e ci siamo adoperati in modo continuativo per creare tutte le condizioni utili al raggiungimento di questo importante obiettivo”. E ancora: “Un percorso articolato ed incastonato in un periodo storico davvero molto delicato – continua la prima cittadina casalese -. Difficile, onestamente, fare più di così. Ci troviamo al cospetto di un procedimento complesso che, per la varietà delle competenze e professionalità messe in campo, soltanto di rado resta a carico di un organismo comunale con le nostre dimensioni”. Ma c’è di più. “Il nostro compito di vigilanza non termina qui. Siamo pronti, anzi, ad entrare in una nuova fase del nostro ruolo amministrativo – conclude la Poli -. Quella dove impegno ed attenzione si intensificano per raggiungere quanto prima la realizzazione di un intervento capace di scrivere la parola fine alla prolungata condizione di disagio di una parte della cittadinanza e di una porzione del nostro territorio”.